domenica 15 febbraio 2015

Indicazioni bibliografiche in materia di femminicidio

SPINELLI B. Violazione dei diritti umani e femminicidi commessi da Isis: come intervenire? Il ruolo dei movimenti femministi e le attività davanti agli organismi internazionali per i diritti umani, in AA.VV. “Donne curde in Iraq, Siria, Europa. Praticare la libertà contro la guerra senza fine del sistema patriarcale”, Edizioni Punto Rosso, 2015.

SPINELLI B. La violenza maschile sulle donne, capitolo 3, in AA.VV. “Diritti delle donna. Diritti del mondo”, Manuale di educazione ai diritti umani, OXFAM, 2014, pp. 59-73.

SPINELLI B. Perché si chiama femminicidio, in AA.VV. “FEMMINICIDIO - Il femminile impossibile da sopportare”, ebook, 2014, http://www.istitutofreudiano.it/sites/default/files/femminicidio.pdf

SPINELLI B. Prevenzione del femminicidio e accesso alla giustizia penale per le sopravvissute alla violenza domestica: dal d.l. 93/2013 alla l. 119/2013, tra volontà di riforma ed incoerenza sistemica, in “RIVISTA AIAF” n. 3/2013

SPINELLI B. Femminicidio e riforme legislative,  in “QUESTIONE GIUSTIZIA” n. 6/2013, Franco Angeli editore

SPINELLI B. Italia: el aumento de los feminicidios y su invisibilidad política,  in “FEMINICIDIO: UN FENÓMENO GLOBAL DE MADRID A SANTIAGO”,
Publicado por la Heinrich-Böll-Stiftung – Unión Europea, Edición: Patricia Jiménez, Katherine Ronderos y Carlos Mascarell Vilar - Producido por Micheline Gutman, D/2013/11.850/1, Bruselas, Impreso en Bélgica, Enero 2013, p.34.

SPINELLI B. Femicide in Europe, in “FEMICIDE: A GLOBAL ISSUE THAT DEMANDS ACTION”
Published by the Academic Council on the United Nations System (ACUNS) Vienna Liaison Office, Edited by: Claire Laurent, Michael Platzer and Maria Idomir

SPINELLI B. Il diritto non è neutro: per decenni è stato maschilista, in “Costituzione: sostantivo femminile - sinonimi e contrari dei principi fondamentali”, AA.VV., INCA-CGIL, 2013

SPINELLI B. La sfida è rompere le complicità istituzionali, in “Questo non è amore. Venti storie raccontano la violenza domestica sulle donne”, AA.VV., A cura di La 27ma ora, MARSILIO, 2013

SPINELLI B. “Femicide and feminicide in Europe. Gender-motivated killings of women as a result of        intimate partner violence”, Expert paper  presented during the EGM on gender-motivated killings      of women, organized by UN Special Rapporteur on VAW, Rashida Manjoo, a New York, il 12 Ottobre 2011.

SPINELLI B.  L’Italia rispetta la CEDAW? Il femminicidio in Italia alla luce delle Raccomandazioni delle  Nazioni Unite, in “Universo femminile. La CEDAW  tra diritto e politiche”, AA.VV. – A cura di Ines Corti, eum edizioni università di Macerata, 2012

SPINELLI B. Il primo rapporto mondiale delle Nazioni Unite sui femminicidi, in “Femicidio. Corredo Culturale”, Regione Emilia Romagna – Assessorato Promozione Politiche Sociali, A cura di C. Karadole e A. Pramstrahler, 2012 Il riconoscimento giuridico dei concetti di femmicidio e femminicidio (in  “Femicidio: dati e riflessioni intorno ai delitti per violenza di genere” Regione Emilia Romagna – Assessorato Promozione Politiche Sociali, A cura di C. Karadole e A. Pramstrahler, 2011

SPINELLI B. Il riconoscimento giuridico dei concetti di femmicidio e femminicidio (in  “Femicidio: dati e riflessioni intorno ai delitti per violenza di genere” Regione Emilia Romagna – Assessorato Promozione Politiche Sociali, A cura di C. Karadole e A. Pramstrahler, 2011 

SPINELLI B. Maschi perché uccidete le donne? Il femminicidio non è un fatto privato, riguarda l’intera collettività, in “Mia per sempre. Femminicidio e violenza sulle donne”, AA.VV. - A cura di G. Salvatore, Franco Angeli, 2011

SPINELLI B. Femicide e feminicidio: nuove prospettive per una lettura gender oriented dei crimini contro donne e lesbiche, Questione Criminale n. 2/2008, Carocci Editore

SPINELLI B. Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale, FrancoAngeli, 2008

SPINELLI B. “Violenza sulle donne: parliamo di femminicidio. Spunti di riflessione per affrontare a livello globale il problema della violenza sulle donne con una prospettiva di genere”, Giuristi Democratici, 2006
http://files.giuristidemocratici.it/giuristi/Zfiles/20061005165857.pdf

venerdì 10 ottobre 2014

Praticare la libertà contro la guerra senza fine del sistema patriarcale: donne kurde in Irak, Siria ed Europa.

I FEMMINICIDI COMMESSI DA ISIS E LA RESISTENZA  DELLE DONNE CURDE
di Barbara Spinelli

Il genocidio in atto nell'area meridionale del Kurdistan (nord Iraq) colpisce in maniera particolare il diritto alla vita e la libertà delle donne.
Come è già avvenuto in altri recenti conflitti, dal Kosovo al Rwanda, le pratiche di genocidio includono atti sempre più visibili ed estesi di violenza nei confronti delle donne come gruppo.
I femminicidi di massa perpetrati da ISIS possono essere considerati crimini di guerra e contro l'umanità, non solo perché costituiscono una strategia politica dello “Stato islamico”, ma anche perché sono rivolti a colpire in maniera specifica e sistematica donne e bambini.
Gli atti di femminicidio sono utilizzati dalle milizie dell'ISIS come strumento di dominio patriarcale e come arma di guerra, funzionale allo sterminio delle minoranze etniche e religiose e per la distruzione del modello ddel Rojava di autogoverno democratico e di convivenza pacifica tra diverse etnie e minoranze religiose della regione autonoma del kurdistan iracheno, collocata in un territorio politicamente ed economicamente strategico.
Gli atti di femminicidio di massa perpetrati in danno delle donne appartenenti alle minoranze presenti nell'area, in particolare del gruppo kurdo yazida, comprendono femmicidi, stupri, prostituzione forzata, schiavitù sessuale, matrimoni forzati, mutilazione dei genitali femminili, ma anche il suicidio di numerose donne e bambine per sfuggire a questo atroce destino.
Gli Stati hanno l'obbligo derivante dal diritto internazionale di prevenire e contrastare le violazioni dei diritti umani rivolte specificamente nei confronti delle donne come gruppo, anche nell'ambito di situazioni di conflitto ed anche quando perpetrate da gruppi non statali armati.
Anche in situazioni di conflitto gli Stati devono garantire il diritto di donne e bambine a non subire torture ed altri trattamenti disumani e degradanti, come ricordato con chiarezza e precisione nella raccomandazione generale n. 30 del Comitato per l'implementazione della CEDAW, la Convenzione ONU per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne, ratificata, oltre che dall'Italia e numerosi altri Stati del mondo, anche da Turchia, Siria ed Iraq.
La protezione dei diritti umani delle bambine e delle donne profughe, nonché di quelle nelle zone ancora colpite dal conflitto, richiede la massima solidarietà a livello internazionale, in particolare da parte di quelle donne che ricoprono posizioni di potere e che possono più concretamente supportare l'attivismo di tutte le donne materialmente coinvolte nelle attività umanitarie sul territorio in supporto delle popolazioni colpite.
In tal senso, occorre ricordare e riconoscere merito alle donne militanti nelle Unità femminili di difesa (JPG) del Rojava, tra le prime ad intervenire per garantire la protezione degli yezidi dopo la presa di Sinjar, e parte attiva nella resistenza di terra contro l'avanzata dell'ISIS.
Resistere è vivere, e la resistenza delle donne ad ogni forma di fondamentalismo che vorrebbe limitarne le libertà, protegge la vita e la democrazia per tutti.

Come forma concreta di solidarietà internazionale, e di mutuo riconoscimento della necessità di fare rete a livello internazionale tra le donne a diverso titolo artefici di importanti battaglie contro il femminicidio e per il pieno riconoscimento dei diritti umani delle donne e dei popoli, abbiamo organizzato a Roma questo convegno internazionale, al quale siete tutte e tutti invitati.




lunedì 11 febbraio 2013

I GIOVANI E GLI STEREOTIPI DI GENERE: obblighi internazionali e percorsi giudiziali per la tutela delle nuove generazioni


Ordine degli Avvocati di Firenze
Comitato  Pari Opportunita’
CONVEGNO
12 FEBBRAIO 2013
(ore 15,00- 19,00)

I giovani e gli stereotipi di genere: obblighi internazionali e percorsi giudiziali per la tutela delle nuove generazioni.

Auditorium Cassa di Risparmio di Firenze
 Via Carlo Magno, 7 Novoli
Firenze

PRESENTAZIONE

"Tra tv, pc, Ipad, Ipod, telefonini, videogiochi, sono numerosissime le ore che ragazzi e ragazze trascorrono  davanti alle immagini. E' segno di grande ignoranza, da parte di chi si dovrebbe occupare di educazione a livello centrale, non comprendere che anche le immagini necessitano di essere interpretate, né più né meno della scrittura."   (Senza chiedere il permesso. Lorella Zanardo,)
 Il convegno, che può essere considerato il seguito rispetto a quello organizzato qualche anno fa dal Comitato dal titolo ‘il corpo delle donne’ affronta uno dei temi caldi in materia di pari opportunità: la lotta agli stereotipi di genere nei mass media, e gli effetti del modello unico televisivo.
Scopo del convegno è quello di esaminare i meccanismi discriminatori che dominano i palinsesti della tv pubblica e privata e questo  attraverso l’ausilio dell’esperienza che la Dott.ssa Zanardo che riassume e testimonia il lavoro fatto nelle scuole, in oltre tre anni di assidua presenza col proprio corso Nuovi Occhi per i  Media, volto a fornire strumenti critici ai giovani per potersi difendere e anche tramite la visione di un breve e nuovo video documentario nel quale questa  generazione racconta di sé, delle proprie aspirazioni e progetti, così distanti dal modello unico televisivo, che non li rappresenta, li esclude e li cancella. 
Inoltre nel corso del convegno verranno esaminati gli obblighi internazionali del nostro Paese in materia di lotta agli stereotipi di genere, in particolare si parlerà della convenzione Cedaw, delineando anche il quadro legislativo europeo, e lo stato di applicazione delle norme, a tutela delle donne, in particolare delle nuove generazioni.
  
PROGRAMMA
  
Ore 15,00 Registrazione dei Partecipanti


Ore 15,30 Saluti Avv. Ilaria Chiosi Presidente del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Firenze


Ore 15,45 Coordina Avv. Claudia Moretti  Avvocato del Foro di Firenze

Apertura dei lavori

Ore 16,00 “Le nuove generazioni rappresentazione, stereotipi e realtà dei giovani” Dott.ssa Lorella Zanardo, Scrittrice ed autrice di documentari


Ore 17,00 Gli obblighi internazionali sul superamento degli stereotipi di genere e la persistente violazione della Convenzione Cedaw.
Avv. Barbara Spinelli. Avvocata del Foro di Bologna

Ore 18,00Il pregiudizio di genere nelle aule dei Tribunali”
Dott.ssa Paola di Nicola Magistrata del Tribunale penale di Roma, membro del Consiglio Giudiziario del Distretto presso la Corte d'Appello di Roma, Presiedente C.P.O. Consiglio Giudiziario di Roma
.

Ore 18,30 Dibattito e Interventi



Informazioni generali

Sede:
Auditorium Cassa di Risparmio di Firenze
 Via Carlo Magno, 7 Novoli –Firenze

Modalità di iscrizione:
Le richieste di partecipazione verranno accettate dalla Segreteria Organizzativa presso il Consiglio dell’Ordine - Comitato Pari Opportunità- tramite la scheda di adesione, allegata alla presente, entro l’ 8 febbraio 2013.
Verranno accettate le prime 500 richieste di partecipazione giunte all’attenzione della Segreteria. Sarà cura della Segreteria Organizzativa informare per iscritto dell’avvenuta accettazione della domanda di partecipazione.
La partecipazione alla presente giornata di studio è GRATUITA.

Attestato di frequenza:
L’attestato di frequenza viene rilasciato dalla Segreteria al termine del Corso.

Crediti formativi:
Ai sensi del Regolamento sulla Formazione Professionale Continua del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Firenze del 2.02.2011 la partecipazione al Corso consente l’attribuzione di n. 1 credito formativo obbligatorio in materia DEONTOLOGICO-ORDINAMENTALE O PROCEDURA CIVILE per ogni ora di effettiva presenza.




venerdì 25 gennaio 2013

lunedì 10 dicembre 2012

La rappresentazione di donne e uomini nei media e nel settore pubblicitario

Sala del Parlamentino MISE
Palazzo dell’Industria, Via Veneto, 33 
ROMA 
10 dicembre 2012 ore 10.00


Il Comitato CEDAW delle Nazioni Unite ha più volte raccomandato all’Italia di adottare una strategia politica completa e coordinata per contrastare la rappresentazione stereotipata e sessista di donne e uomini, in particolare nei media e nel settore pubblicitario. La risoluzione del Parlamento Europeo 13 marzo 2012 sulla parità tra donne e uomini nell’Unione Europea  – 2011/2244/INI  evidenzia l'importanza di promuovere la rappresentazione dell'immagine femminile in modo che rispetti la dignità delle donne e di lottare contro i persistenti stereotipi di genere, in particolare contro la prevalenza di immagini degradanti, nel pieno rispetto della libertà di espressione e della libertà di stampa. 
Quale è la situazione italiana nei media rispetto alle obbligazioni internazionali e alle direttive comunitarie, quali le misure adottate nel sistema pubblico con il contratto di servizio Rai e quali le misure da adottare nel sistema privato, l’attualità e l’efficacia dei risultati e degli obbiettivi.
Nell’anniversario della firma della Convenzione ONU sui diritti umani, il CUG  romuove un incontro per discuterne .

Sono stati invitati all’incontro: i Ministri dello Sviluppo Economico e delle Pari Opportunità, la Presidente della Rai, la Comm.Parlament.di Vigilanza 

Interverranno in apertura:
Maria  Ludovica  Agrò, Presidente Cug  MiSE; Mirella  Ferlazzo, DG UAGR;  Roberto  Sambuco,  CD Comunicazioni; Patrizia De Rose ,CD Pari Opportunità; Sen. Vittoria Franco; Sen. Maria Ida Germontani; Bianca M.Pomeranzi, Comitato CEDAW; Costanza Esclapon , Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne RAI; Sen. Monica Cirinnà; Nadia Rossi (Assessore Politiche di Genere Rimini)

Presenteranno i profili giuridici ed etici:
avv. Barbara Spinelli, Giuristi Democratici piattaforma CEDAW; d.ssa Claudia Signoretti Fondazione Pangea Onlus piattaforma CEDAW; cons. Monica  Velletti, magistrato; avv. Antonella Roselli, C.P.O. Consiglio Nazionale Forense; prof. Virgilio D’Antonio, Università Salerno; Valeria Bucchetti, Centro Interculturi di Genere;  Emilia Visco CNDI Soroptimist; Donatella Martini, Associazione Donne in Quota.

Seguirà discussione e dibattito
Gabriella Cims, promotrice appello Donne e Media; Fabrizia Boiardi,Associazione Donne in Quota; Daniela Brancati, giornalista; Donatella Consolandi, Pres.UNICOM; Nella Condorelli, Dir.Women in the City; Massimo Guastini Pres. Art Directori’s Club Italia;  Anna Maria  Mistrulli CPO RAI; Elisa Manna, Censis;,Biagio Vanacore, Presidente Associazione  Pubblicitari Professionisti;  Valeria Manieri, Segr.Pari o Dispare; Laura Moschini Osserv.Interuniversitario Genere; Daniela Poggi, attrice;Roberta Serdoz, giornalista RAI.

Leggi qui il mio intervento al dibattito.